Un pala
"don Luigi Sturzo" che ha visto un notevole afflusso di
tifosi giovinazzesi è stato il teatro del "derby di Puglia"
di andata.
Pur
disputandosi in serie B, il derby si è ugualmente rivelato una gara
molto sentita da ambo le parti, tanto da chi è sceso in campo tanto
da chi lo ha seguito sugli spalti: a fronteggiarsi un Molfetta
desideroso di riscatto dopo la non buona prova espressa nella prima
giornata contro il Roller Salerno e un Giovinazzo vittorioso
nella trasferta di Matera.
Il Molfetta
di mister Bavaro ha subito mandato in campo dal primo minuto due
"cavalli di ritorno" quali il portiere Belgiovine, secondo
di Puzzella nelle file biancorosse durante le stagioni 2009-10 e
2010-11, e l'esterno Boccasini, capitano dell'ultimo scorcio della
stagione passata e proveniente dal Cresh Eboli, squadra campana di
Serie A2; al loro fianco Damiano
Bavaro, Di Lernia e Mauro Angione.
L'AFP
guidata
dall'allenatore-giocatore Farinola ha visto titolari il portiere De
Palo e gli esterni Nicola Fiorentino, Mastropasqua e Vincenzo Bavaro
accanto a Farinola.
Ad
arbitrare l'incontro il signor Strippoli.
Nel primo
tempo regna l'equilibrio tra le due formazioni: i biancorossi
Belgiovine e Boccasini fanno sentire esperienza e peso specifico in
fase difensiva, mentre le azioni offensive si limitano a bordate di
Boccasini dalla distanza; dall'altra parte i biancoverdi pressano
molto alto ed esprimono un maggior possesso palla e un miglior gioco
di squadra.
La fase di
studio tra le due squadre termina al minuto 6.57 quando il capitano
biancoverde Mastropasqua, sfruttando un indecisione difensiva
molfettese, mette per primo il proprio nome sul taccuino dei
marcatori.
Dopo la
prima rete la sfida continua ad essere combattuta azione su azione,
mettendo in grosso spolvero entrambi i portieri, e confermando,
riguardo la squadra molfettese,
la buona condizione atletica, supportata però da sortite offensive a
dir poco evanescenti. Con l'avvicinarsi del termine del primo tempo
arriva la svolta della partita: a coronamento di un "risveglio"
della squadra di casa arrivano al minuto 20.54 la rete del pareggio,
un tiro dalla distanza di Colamaria che trova una deviazione che
inganna De Palo e permette al giovane giocatore molfettese di siglare
la seconda rete in campionato, e al 22.16 la rete del sorpasso
biancorosso, frutto di un diagonale forte e preciso di Pepe che si
insacca alle spalle del portiere giovinazzese.
L'Hockey
Club termina il primo tempo in vantaggio per 2-1, e sembra cominciare
con lo stesso piglio la seconda frazione, ma al 26.24 arriva la rete
siglata da Nicola Fiorentino, abile a finalizzare un contropiede
biancoverde.
La partita,
incanaltasi sui binari del pareggio si fa via via più "maschia",
il nervosismo sale e fioccano i falli, anche se a volte frutto di
tuffi intenzionali sul parquet al minimo contatto con l'avversario,
ed arrivano a metà del secondo tempo i cartellini blu
di giornata, esposti a Boccasini e Di Lernia: sulle due punizioni di
prima concesse si esalta Belgiovine che nega la gioia del goal anche
in occasione di un rigore. A fallire un rigore è anche un Molfetta
decisamente più spento rispetto all'ultima frazione del primo tempo,
e che dopo numerose occasioni fallite davanti a De Palo subisce il
controsorpasso del Giovinazzo al 43.58 con una rete dell'ex Farinola.
L'Hockey Club si chiude in difesa e al fischio finale ad esultare è
la folta pattuglia di giovinazzesi, che si stringe attorno ai propri
ragazzi, vedendosi in parte rinfrancata rispetto alle sofferenze che
stanno caratterizzando l'incedere della squadra maggiore nel
campionato di A1.
Da rivedere
in casa biancorossa l'attuazione degli schemi offensivi, spesso
abbandonati in nome di infruttuose iniziative individuali, da
migliorare la gestione del possesso palla, troppo spesso rotto da
errori commessi in ambo le fasi, e la gestione del roster intero,
poco felice rispetto anche alla pur perentoria sconfitta precedente:
affidare il gioco a pattinatori poco in palla ed insistere nonostante
diversi errori sugli stessi uomini può essere una chiave di lettura
della sconfitta subita.
Da parte
giovinazzese una buona coesione nelle azioni di gioco, una discreta
abilità nel verticalizzare in fase offensiva e una maggiore cinicità
sotto porta.
Il prossimo
appuntamento è fissato al Pala Tenda di Matera tra tre settimane: se
l'obiettivo finale resta il raggiungimento della "Final Eight"
nazionale per la promozione in A2, l'unico risultato col quale si
possa tornare dalla città dei sassi è la vittoria.
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